Nina Ribeiro
Rimandi, prendi tempo, perdi tempo.
Dopo una giornata di lavoro un pensiero, un lampo in un cielo che in questi giorni ama i lampi, come me. Un nome risale alla memoria, la curiosità di cercarlo nel vasto universo, con in mano una sigaretta consumata come un'amicizia passata.
Fa strano ritrovare qualcuno su un pezzo di schermo, ritrovarne i pensieri, la simiglianza, i curiosi intrecci della vita.
Difficilmente torno indietro, difficilmente mi volto nel mio cammino ma ogni tanto mi capita tra i piedi la nostalgia. Succede soprattutto in quelle notti in cui devo fare qualcosa e non ho voglia di farlo, allora ritardo, perdo tempo, prendo tempo, gioco con il tempo, aspettando che sia troppo tardi.
E' troppo tardi.
Per questi pensieri, per questi ricordi.
E' presto, domani si rimane a casa, solo un filo sottile di tagliente seta rimasto qui, da spazzare via come alla fine del lavoro, mai durante o porta male. Qualsiasi artigiano lo sa.
Curioso però riscoprirsi ancora tanto simili anche a distanza di anni ed eventi.
Intanto sento il rumore delle onde chiamare, intanto ritardo il doloroso riscoprirsi e rinascere dalle proprie ceneri. Eppure lo desidero, sotto la pelle, sotto i pensieri.
Ora l'ordine sta tornando, qualche pensiero, nella notte, si perde, poi si ritrova, poi si riprende.
E' tempo.
Ancora mi fido poco. Ma voglio che sia il tempo.
2 nosense:
Questo stato di cose capita anche a me tanto che mi volto indietro di proposito e tornano ricordi alcuni piacevoli altri meno.
Bella e intrigante la foto.
Io mi ritrovo a domandarmi come mai ci si era allontanati, in cerca di un errore. Di solito non lo trovo ma questo non toglie un po' di amarezza.
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