Voglio veder fallito Google

25 ottobre 2011

Sarebbe stato carino postare un bello scritto poetico ma questa mattina la sveglia ha suonato e nell’arco di 30 minuti mi sono presa tre incazzature di seguito, quindi il blog si becca un post sfogo.
Incazzatura 1)
Qualcuno è così gentile da spiegarmi che senso ha mantenere un’amicizia su internet quando è nata nel quotidiano?
Antefatto: due colleghe si conosco in ambiente di lavoro, escono insieme e si frequentano, si telefonano e via dicendo. Poi una delle due sparisce e si rifà viva su internet proponendo uno scambio di email.
Ora, se fosse un modo per allontanarsi lo capirei. Infatti non risponderò all’email quasi sicuramente. Ma siccome in verità è un modo per mantenere un contatto io non lo capisco proprio. Capisco che esistano i conoscenti, quella gente non intima con cui prendi l’aperitivo, vai al cinema, condividi un interesse per le mostre nei musei e basta ma il conoscente-confessionale che ogni tanto ti scrive la letterina illustrandoti i problemi intestinali del cane (giuro che ha scritto queste cose) davvero mi sfugge. Perché qualcuno pensa che potrebbe interessare a qualcun altro sapere che il cane ha avuto i vermi intestinali? O che hai avuto problemi gengivali (c’era anche questo)? Capisco anche che in una telefonata escano fuori cose così, ma un’email così non ha alcun senso. Lo scambio epistolare presuppone un argomento e non del gossip sulla quantità di macchie nella tovaglia messa in lavatrice. O almeno una lontananza, ho scambi d’email con amici che stanno in Cina, o in regioni lontane dalla mia. Ma di fatto non passo due ore al giorno al pc e quindi faccio prima a chiamarli. E siccome hanno una vita anche loro fanno prima a chiamarmi, magari mentre si è in coda alla posta.
Incazzatura 2)
Solo in Italia, soltanto in Italia capita che per installarti una caldaia ti obblighino a prendere un giorno di ferie dal lavoro. I tecnici, dio li strafulmini tutti, lavorano solo la mattina. Anche io, risposta telefonica. Nessuna soluzione.
Ora, io non lavoro solo la mattina ma infiniti miei coetanei con contratti in nero e senza ferie si. Come si concilia il precariato con le società che non avvertono al momento dell’acquisto del loro limite con i famosi tecnici?
Caldaia e condizionatori freddo/caldo per un totale di tre giorni chiusa in casa dalle nove del mattino con i tecnici. Tre giorni che ad alcune persone che conosco costerebbero il contratto traballante sul posto di lavoro.
Nessuno si è accorto che la casalinga non esiste più e che non tutti si possono permettere la colf?
E nessuno si prende la briga, ovviamente, di avvertirti prima dell’acquisto. Risultato io che dico alla tipa: ho scelta? Mi sta davvero, a Ottobre, senza riscaldamento, domandando se ho scelta? Avrei scelta se voi mi pagate i giorni di lavoro che perdo ma in caso contrario speriamo solo che l’assegno corrisponda a dei soldi ancora presenti in banca. Sa, c’è la crisi.
Vaff.
Incazzatura 3)
Sono mesi che ci litigo, una questione informatica di principio. E’ ufficiale: odio Google.
Non dell’odio che si regala al frigorifero quando ti schiaccia un dito, o al phon quando si rompe a Dicembre e hai un metro e venti di capelli bagnati, no. No, è un odio viscerale, come quello che si prova per una persona, quell’odio che porta jella o che, come direbbe mia nonna, lancia il malocchio.
Google, sappi che a te e alla tua geolocalizzazione ho lanciato un malocchio!
Tò.
Non ci avete fatto caso? Google ora rintraccia la località da cui vi collegate. E siccome Google lancia le mode anche Facebook,  Twitter, società di annunci pubblicitari. Peccato che in Europa è illegale, già, noi europei abbia questo vizio della privacy, obbligatorio per legge, che garantisce e tutela i navigatori dal far sapere a terzi chi siamo.
Quindi in forma di principio Google ti voglio vedere fallire e voglio vedere nasce Eurogle, il primo motore di ricerca che rispetta i diritti degli europei. Dannati americani!
In forma poi pratica la rogna si moltiplica nelle seguenti rogne: impossibilità di ricercare prodotti e siti web esteri se non inserendo complicate parole chiavi.
Es: se voglio ordinare un prodotto ha Harrolds e non ricordo il nome dei grandi magazzini inglesi dovrò digitare cose tipo: london, department store (che è la traduzione del traduttore di Google di grande magazzino) e alla terza voce appare Harrolds.
Prima invece bastava “department store” e mi offriva tutti i grandi magazzino del mondo, cosa utile perché mi permetteva di scoprire altri concorrenti, magari irlandesi, di Harolds.
Ora invece, scrivendo solo department store mi appaiono pagine in italiano, la Rinascente, luoghi vicino alla città da cui navigo e altre robe italiane di cui, avendo scritto in inglese, non me ne frega un tubo.
Di fatto non scoprirò più i grandi magazzini nel mondo, non potrò più acquistare in Giappone se non limitando la ricerca a quel luogo. Perché?
Perché Google non permette di disattivare l’opzione di geolocalizzazione.
Ho disattivato l'opzione su Firefox, Explorer e Chrome ma il problema rimane.
In più.
In Italia se scrivi da città piccole non ti appare la tua città perché lo snodo della linea internet è collegato spesso ad una città diversa. Quindi vivendo in un paese e volendo trovare un negozio vicino casa devo, come prima, scrivere in nome del mio paese e poi il negozio da trovare. Perché il geolocalizzatore mi indirizza comunque allo snodo presentato dal mio IP.
Insomma: tutto rimane uguale tranne la rogna di non poter cercare cose su un intero continente.
Senza contare che il fare la stessa cosa da parte dei social network come facebook permette ad un malintenzionato di incrociare le informazioni su di te e trovarti in meno di un ora.
Non so se sono stata chiara, ma so che ho installato Tor e tutti i programmi annessi.
Piccola curiosità, siccome alle grandi società piace controllarci molti siti rifiutano una connessione tramite i proxy di Tor.
Voglio andare a vivere in campagna, almeno nessuno potrà mai risalire alla via dove abito visto che in Italia, paese a volte fortunatamente retrogrado, non ci sono snodi internet nei paesini.

3 nosense:

{ giardigno65 } at: 25 ottobre 2011 alle ore 14:38 ha detto...

e nemmeno wii-fi alla crusca

{ il monticiano } at: 26 ottobre 2011 alle ore 17:01 ha detto...

Incazzatura 4) Nel leggerti mi sono incazzato anch'io giacché sono completamente d'accordo
con te. Abbasso google!

{ Alice Lidden } at: 29 ottobre 2011 alle ore 11:28 ha detto...

Oh, guarda, i commenti funzionano di nuovo. Caro Blogger di Google che ogni tanto non ci riconosci neppure dopo il login... ti venisse un brufolo proprio lì dove il deretano incontra la sedia.

@Giardino65 crusca nel senso di Accademia o nel senso di fibra che aiuta la digestione? :)

@Aldo colpa degli investitori europei, nessuno ci pensa al successo di un Erogle o di un EuroBook? Io ci trasferirei l'account subito!

 

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