Ssssh... dormi, dormi... senza sogni... dormi cullato tra le onde del mare d'argento che con la notte si innalza sulle maree della mente e del cuore... dormi tra due guanciali di piume, leggere come il vento, che portino lontano i pensieri che dolgono, che soffino delicate come silfidi... dormi sotto un cielo colorato, su di una nave d'oro puro costruita dalle mani esperte di maestra falegnami.
Dormi, adesso. Dormi a lungo. Dormi per non ascoltare il cuore, dormi per non sentire la mente e i suoi perchè.
Abbandonati. Ὕπνος ti culli tra le fertili valette di Lemno dove vissero i pelasgi e dove il mare, ancora turchese, abbraccia protettivo i corpi di chi si bagna nelle sue acque e porta via con sé ogni sofferenza o dolore che sia.
Che Phobetor ti stia lontano, le frecce di Atena lo spaventino tanto da fargli tremare le mani e la mia spada lo insegua se comunque tentasse di pensarti. Che Phantasos costruisca per te castelli e culle di giada e di agata profumati di lavanda ed asfodelo, con giardini colmi di infiniti girasoli che voltino il capo al tuo passaggio.
E che il più grande tra i fratelli sfiori le palpebre con fiori di papavero, sorridendoti come si sorride a un fanciullo tradito.
Ho attraversato i luoghi bui dove la Terra incontra il Fuoco, mentre il Tempo apriva le sue porte per farmi scivolare nel tempo senza tempi. Ho guardato la follia tanto a lungo e senza alcuna paura da farla spaventare. Ho parlato con il mio sangue che più qui non dimora. Ho cantato l'Aurora. Ho perso ogni cosa, anche la curiosità. Ho ripreso ogni briciola lasciata nel tragitto, e ho perso ogni straccio usato per coprirmi durante il viaggio, solo uno ancora pende ma è solo questione di istanti. Ho una stella sul volto e una civetta argentea personale che mi illumina il cammino. E se dovesse servire...io non mi volto mai indietro, la curiosità mi ha abbandonata assieme alle velleità intellettuali, alle vanità mentali, alle immagini a cui mi aggrappavo per credermi altro 'che quel che ero era sempre troppo poco per restare in equilibrio, 'che l'opportunismo rende furbi ma mai intelligenti né dona le ali che il vento mi ha regalato e che porto sulle spalle.
Quindi abbandonati, non resistergli, e dormi.
Se serve, e non servirà, io ti verrò a riprendere. E non mi fermerò per voltarmi indietro, e canterò senza muovere le labbra, e creerò sogni tanto vasti da incantare anche i figli della Notte.
E non ci guadagnerò nulla, giacché chi cerca guadagno ruba e ho smesso di aver bisogno di rubare per nutrirmi della più Bianca delle luci. Che qualcuno chiama così, e che io chiamo solo "Ritorno a casa".
Dormi Topolino, molte mani ti sostengono e se scivoli, e se le gambe sono fragili, e se le ali perse non tornano, allora e solo allora ti verrò a riprendere.
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9 nosense:
A questo punto mi tolgo tanto di cappello davanti ad una Alice poeta scrittrice che ti fa sognare e che sa suggerirti cose pregevoli come Blumun di Roberto Vecchioni: una bella canzone ed una musica che t'invoglia a ballare.
Grazie mia cara.
:))
............Bellissimo. GREEN
molto bella la tua ninna nanna..
riporto una delle tue frasi del racconto..
" l'opportunismo rende furbi ma mai intelligenti né dona le ali che il vento mi ha regalato e che porto sulle spalle."
meravigliosa la tua ninna nanna :)
Bellissimo post.*_*
Lalla.
Carinissimo qui! Mi piace molto, tornerò :D
Selenia
@Aldo immaginavo che la conoscevi ;)
@Gianluca... Gianluca?! Onorata del doppio sorriso, l'è raro!
@Grazie Green :)
@Rosa, ho sempre trovato la furbizia simpatica. Purtroppo nella vita la simpatia non basta sempre ;)
@Dama del bosco, grazie.. era sentita :)
@Lalla grazie, speriamo serva..
@Selenia, grazie quando vuoi :)
notte
mobu
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